In migliaia alla camera ardente di Pannella. I detenuti di Bologna si tassano per una corona FOTO – VIDEO

ROMA – In migliaia si sono messi in fila per l’ultimo saluto a Marco Pannella, il leader radicale morto ieri dopo una lunga lotta con due tumori. Alla Camera dei deputati è stata aperta la Camera ardente e stasera è prevista una veglia alla sede del Partito Radicale a Largo di Torre Argentina. Il funerale laico si terrà a Piazza Navona, sede di molte battaglie radicali. La cerimonia funebre domenica a Teramo. Per poter inviare una corona di fiori i detenuti del carcere della Dozza di Bologna si sono autotassati e hanno anche indetto per domani un simbolico sciopero della fame per ricordarlo. Le alte cariche dello Stato ma anche la comunità ebraica e quella africana e ancora l’ex pornostar arrivata in Parlamento proprio con i Radicali, Cicciolina.
La salma è stata collocata nella sala Aldo Moro di Montecitorio e salutata, senza soluzione di continuità, da una schiera di politici, militanti radicali, ex esponenti del partito. Ad accogliere gli ospiti, accanto alla bara, c’è un’Emma Bonino silente che, a chi l’abbraccia, accenna un educato sorriso. Anche Rita Bernardini, Sergio D’Elia, il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi e Francesco Rutelli sono nella sala Aldo Moro sin dall’apertura della camera ardente e accanto alla salma di Pannella c’è una Laura Harth che non riesce a trattenere le lacrime per la morte del leader che ha assistito fino agli ultimi istanti della sua vita. Enormi corone di fiori addobbano la sala: quelle della presidenza del Senato e della Camera, quella della Presidenza del Consiglio dei Ministri e quella della Regione Abruzzo. Nella sala, tra i tanti arrivati, anche Achille Occhetto e diversi ex militanti radicali: da Elio Vito fino a Daniele Capezzone.
Presenti anche il Capo dello Stato, Mattarella, quello emerito, Napolitano, e il presidente del Senato, Grasso, oltre al premier Matteo Renzi che è rimasto 20 minuti in camera ardente. Sono giunti anche due monaci tibetani che si sono avvicinati alla salma del leader radicale ponendogli sopra delle ‘pashmine’ bianche tradizionali della cultura tibetana. Uno dei due monaci ha quindi intonato una preghiera inducendo tutti gli altri presenti ad alzarsi.

I detenuti del carcere Dozza scrivono una lettera. I detenuti del carcere della Dozza di Bologna domani in sciopero della fame non per protesta ma per ricordare Marco Pannella. In particolare i detenuti del reparto penale hanno presentato un’istanza con in calce un centinaio di firme alla direzione dell’istituto e al tribunale di sorveglianza perché si attivino a consegnare alla cerimonia funebre una corona di fiori. Per questo omaggio si sono autotassati con un esborso minimo di tre euro a testa. "Marco Pannella – scrivono i detenuti della Dozza – è stato tra i massimi esponenti della politica italiana e della lotta per i diritti civili. Si è sempre battuto per una vera giustizia del diritto nonché per i diritti di coloro che come noi soffrono per violazione del diritto stesso. Riteniamo questo piccolo contributo semplicemente doveroso e un ultimo saluto a un caro amico, un amico di tutta l’umanità".

 

LE IMMAGINI DELLA CAMERA ARDENTE A MONTECITORIO